DETRITI
CONTEMPORANEI
Questi resti vengono raccolti, campionati, catalogati ed analizzati per risalire alla composizione e alla storia delle montagne da cui provengono, tra cui le Dolomiti.
Cosa troverà chi analizzerà il territorio tra migliaia – se non milioni - di anni?
I corsi d’acqua fungono da trasportatori e trasformatori di materia. Ho seguito il Boite - affluente destro del fiume Piave - a patire da Fiames (Cortina d’Ampezzo), poco più in là della sua foce, fino a Borca di Cadore, prima della sua immissione nel Piave, raccogliendo i detriti inorganici che esso ha trasportato e depositato sulle sue sponde.
Ho analizzato il territorio in mutamento attraverso ciò che di materico rimane di questa trasformazione infrastrutturale. L’avanzamento della tecnologia ci ha permesso di utilizzare materiali sintetici incompatibili con l'ecosistema organico. Questi nuovi materiali, utilizzati recentemente in grandi quantità per la costruzione di infrastrutture e riqualificazione di strutture preesistenti in vista delle Olimpiadi, sedimenteranno e rimarranno nella stratificazione del territorio, cambiandone la formazione geologica e strutturale.
Ho voluto descrivere questa alterazione e metamorfosi in piccola scala, utilizzando il più grande raccoglitore di storia e materia: il corso d’acqua principale della valle.
Ho raccolto, campionato, catalogato e creato una restituzione fotografica di questi “detriti contemporanei”, oggetti inorganici che raccontano il passaggio invasivo dell’essere umano.