ARCHIVIO #162338A
L’opera indaga la tensione tra identità legale e soggettiva attraverso la sovrapposizione di elementi documentali e iconografici. Le scansioni delle pagine del passaporto di mia nonna, combinate con sue fotografie personali, mettono in discussione l’idea dell’identità come entità fissa e codificabile. Il documento, simbolo di riconoscimento statale, si confronta con la memoria visiva individuale, aprendo uno spazio di riflessione sulle modalità con cui i soggetti vengono rappresentati, archiviati e, talvolta, ridotti a categorie normative.